martedì 6 novembre 2018

#BASTAUTODOVENONSERVONO - Il triciclone biposto avanza...

Finiture su parte meccanica e primo test elettrico


Di Giacomo Righi



In questo articolo lascerò parlare più le immagini che il testo, non tanto perché come qualcuno dice "un'immagine vale più di mille parole", ma perché le novità rispetto a quanto già detto riguardano principalmente le finiture. La verniciatura "operazione Goldfinger" è una scelta di mia figlia, ossia la principale utente del nuovo veicolo in veste di passeggera. 
L'unico cambiamento abbastanza sostanziale è l'aggiunta del motore per la pedalata assistita, che tengo a sottolineare è di tipo legale, non solo perché è obbligatorio, ma per contribuire disperatamente a ridurre i fenomeni di demonizzazione delle bici elettriche, già in corso e che di questo passo si tradurranno presto in balzelli burocratici. L'aggiunta della motoruota sul lato posteriore sinistro crea una spinta asimmetrica, ovviamente, che però come mi aspettavo sembra essere sopportabile senza problemi, e che si fa sentire di più solo alla partenza da fermi e sulle salite. Non ho potuto fare test approfonditi riguardo all'effettiva portata di questa asimmetria, dapprima a causa di un mio errore nel montaggio della molla di richiamo dello sterzo, e poi del maltempo. Spazio alle immagini ora! 













5 commenti:

EBS ha detto...

Ciao Giacomo,
grazie per l'articolo e per le numerose foto che hai inserito; dato che non vedevo aggiornamenti sul triciclo biposto, tenevo avessi abbandonato il progetto...

Adesso toglimi qualche curiosità, come intendi completare la parte posteriore del mezzo?

I tubi verticali dei carri posteriori non intralciano l'accesso al sedile posteriore?

Intendi sempre carenarlo? Hai già pensato come?

Scusa per le pioggia di domande e grazie in anticipo per le risposte. :-)

MINO_73 ha detto...

Ciao, chiedo umilmente perdono per non aver risposto subito, sono così concentrato sulla realizzazione della carenatura (così ho già in parte risposto) che mi sono dimenticato! La carenatura è una gran complicazione, ho preferito non aggiungere immagini prima di poter affermare con sicurezza che funziona. Per ora ne ho costruito i 2/3 e un breve collaudo ha dato esito positivo.

I tubi verticali dei carri posteriori intralciano un po', tuttavia sono fondamentali per il fissaggio della carenatura; si tratta comunque di povhi centimetri di differenza rispetto alle ruote, e anzi ci si può aggrappare quando si scende.

Sui tre tubolari di alluminio dietro al sedile posteriore ho costruito un piccolo "cassone" con plasticonda e angolari in PVC, che fa da bagagliaio; al di sotto penso che attaccherò una specie di borsa o cassetta per gli attrezzi d'emergenza e la pompa dell'aria.

bitzo ha detto...

Ciao Mino, lieto che stai procedendo con la carenatura. Mi interessa molto vedere come proseguirai. Hai anche avuto tempo di qualche giro di collaudo? Se si che impressioni hai in comparazione con il tuo kmx?

MINO_73 ha detto...

Mi scuso del ritardo a rispondere! Rispetto al KMX carenato è completamente diverso. La "pedalata sterzante" condiziona molto il modo di guidare, e il fatto che in curva non si può osare una guida sportiva obbliga a modificare proprio l'impostazione di base, e a rivolgere un'attenzione alla guida diversa da quella a cui personalmente ero abituato. È molto importante anche ricordarsi quando si sta circolando da soli o con passeggero, le reazioni (e la ribaltabilità) cambiano sensibilmente.

MINO_73 ha detto...
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