lunedì 4 giugno 2018

#BASTAUTODOVENONSERVONO - pensieri in libertà sulla copertura

Il futuro vestito del triciclo delta biposto... Cominciamo a ragionarci su




Mentre la meccanica è ancora incompleta, tengo le poche rotelle ancora funzionanti in movimento e comincio a cercare un'ipotesi convincente per la carenatura. Il disegno è stato fatto abbastanza "al volo" sopra una delle foto scattate durante la realizzazione del telaio. In questo disegno ho ipotizzato di avere una carena fatta in un pezzo unico, con l'aggiunta di un pezzetto di copertura per i piedi, solidale allo sterzo. Il motivo di questa soluzione è che l'area coperta dal movimento dei piedi quando si fanno curve strette è ben più larga della carreggiata, quindi si tratterà di realizzare due aperture sui fianchi vicino al muso in modo da permettere la sterzata. Come è subito evidente guardando il disegno, non si vede come si può entrare e uscire da lì! In effetti non so bene ancora quale può essere la soluzione ideale... Bisogna ricordare che, a differenza di un'automobile, qui non si può pensare di sedersi di lato e poi tirar dentro le gambe, ma bisogna avere spazio libero sopra per potersi mettere a cavalcioni del telaio. Dietro al sedile posteriore, non so se si intravede, c'è il bagagliaio; nello studio delle possibilità di apertura bisognerà tenere conto anche della accessibilità a questo vano. Non sarà facile... 
Il riquadro scuro appena dietro al parabrezza non è il cruscotto, ma è un'altra ipotesi molto speranzosa. Con il parabrezza incernierato sul lato superiore, nel caso in cui la pioggia renda difficoltoso guardare all'esterno, si fa basculare il trasparente in avanti quel tanto che basta per guardare fuori (e per imbarcare un po' d'aria che elimini la condensa), mentre quella parte scura dovrà avere un bordino posteriore la cui forma precisa sarà determinante: dovrà infatti evitare che la pioggia colpisca direttamente il guidatore, raccogliendo e facendo defluire l'acqua ai lati, e dovrà deviare il flusso d'aria verso il parabrezza. Mi aspetto che ci vorranno parecchi tentativi sia per ottimizzare il funzionamento sia per stabilire se la soluzione è davvero praticabile. 
Ah sì, dimenticavo: il rotolo di carta assorbente non sta nell'abitacolo, è a corredo del banco di lavoro sullo sfondo!

Una soluzione radicalmente diversa, ma a intuito più complessa da rendere efficace, può essere quella di dividere nettamente la carena in una sezione completamente mobile, anteriore, che dovrebbe coprire il guidatore fino alla testa, e una sezione fissa posteriore per il passeggero. Quello che vedo molto difficile di tale sistema è garantire la difesa dalla pioggia (con vento e spruzzi...) nella zona dove le due metà si incontrano... Ecco un disegno fatto ancora più frettolosamente del precedente :


Dove le linee blu si accavallano ci dovrebbe essere una parte anteriore di forma... circa 1/3 di cilindro, interna, e le fiancate fisse si raccordano in qualche modo ai lati. Se già è difficile far andare d'accordo le fiancate, il tetto non può che essere peggio. Credo che sia uno di quei casi in cui i disegni non bastano, bisognerà scoprire direttamente "in opera" quali saranno le scelte più efficaci!

4 commenti:

EBS ha detto...

Ciao Mino,
ti ringrazio per i disegni e per averci illustrato dettagliatamente quali potrebbero essere le due soluzioni di carenatura per il tuo nuovo mezzo che, in entrambi i casi, non saranno così semplici da realizzare.
Una domanda: immagino che le parti in giallo saranno in coroplast e le parti trasparenti in plexiglass, vero?

freddyflatfoot ha detto...

Can you make the body, with the front wheel outside? Will allow free travel of the front wheel. For the body and access, maybe a door on the side? There have been several delta velomobiles built over the years, I am sure that some of the designs will catch your eye!

bitzo ha detto...

Ciao Mino, ho giocato un po' con concetto in due pezzi che hai disegnato, mi sono reso conto che se uno dei due è solidale alla forcella, per poter girare agevolmente deve avere qualche decina di centimetri di luce dall'altro pezzo.

MINO_73 ha detto...

@EBS
Sì è una prima idea. Non escluderei, visto che non si tratta di un mezzo da lasciar correre a qualsiasi velocità lo possa spingere una bella discesa, di sostituire il coroplast con un telo; soluzione già sperimentata ed efficace, con un discreto guadagno di peso e di semplicità costruttiva, a fronte di minore solidità e peggiore aerodinamica. Tutto trasparente meglio di no... I materiali trasparenti, anche scendendo allo spessore di un millimetro o meno, sono relativamente pesanti e anche se è bello poter guardare fuori a 360° bisogna ricordare che in estate trasformerebbero la copertura in una serra micidiale!

@freddyflatfoot
Thanks for the hints! You may guess that I already thought about a further number of variants after writing this article... But all new ideas are welcome. One of these was covering feet and legs together with the front wheel and keeping the windscreen fixed; the trouble is matching the two parts in order to keep the rain out of the body. I'm afraid that, where the two parts meet, some water could get in, either leaking or sprayed when hitting the body.
About the access, the side doors were my first thought, but there's a little trouble here: if I had a roof over my head and a door on the side, I had to put my bottom on the seat and then turn my legs into the body and find the pedals. But the structure of the frame has got the steering tube right in front of the seat and the handlebars right above... it would be impossible to turn the legs around. The way to sit in pedalling position here is to climb over the seat, so there must be no roof above the seat otherwise the access would be very uncomfortable. Though, the fixed part of the body will have to lean forward by a good deal, so joining the side door with the roof would weaken the body itself too much, I'm afraid. Anyway I'll take a look in the internet if I can find more ideas! Thanks.

@bitzo
Esatto, c'è un problema legato all'inclinazione del cannotto di sterzo che richiederebbe di distanziare la parte fissa dalla parte mobile del tetto perché la rotazione dello sterzo creerebbe un'interferenza. Una possibilità è inclinare il tetto, limitatamente a quell'area, in modo da poter avvicinare le parti, ma l'aerodinamica e anche l'aspetto estetico sarebbero terribili. Ci devo ancora pensare... Se mantengo il parabrezza fisso ma la copertura delle gambe mobile potrei più facilmente individuare un piano, perpendicolare all'asse di sterzo, sul quale le due superfici si affacciano... ma temo che questo piano finisca in interferenza con il manubrio, o con le ginocchia, o che diventi troppo alto rispetto alla linea di vista, e comunque non sarebbe facile evitare che acqua o pioggia penetrino all'interno vista l'estensione e la forma della "giunzione".