Benvenuti in questo blog dedicato a noi negati, a noi imbranati, a noi che in ferramenta ci siamo sempre chiesti la differenza fra un bullone e un dado. A tutti quelli che si sono fatti regalare la saldatrice che è da anni che prende polvere e che probabilmente neanche si accende neanche più.
Benvenuti
a quelli che di meccanica ci capiscono meno della moglie e
soprattutto molto meno della suocera che MacGyver levati...
Benvenuti a quelli che se sentono parlare di pipa porta manubrio pensano a un tipo particolare di sigaretta elettronica.
Benvenuti a quelli che se sentono parlare di pipa porta manubrio pensano a un tipo particolare di sigaretta elettronica.
Benvenuti
a quelli che da piccoli sognavano di costruire, con i Lego, una
riproduzione reale della Ferrari 312T2 e andarci a girare in pista e
che invece riuscivano a malapena a terminare le costruzioni seguendo,
senza capirle, le istruzioni.
A
quelli che hanno provato a mettere a posto il motorino ma alla fine
si trovavano sempre con una manciata di viti di troppo "tanto
non servono".
Benvenuti
infine a quelli che, vedendo una bicicletta reclinata non osano fare
domande perché pensano che chi la usa è diversamente abile e quindi si tengono la curiosità, si sa mai.
Benvenuti a quelli che, quanto passa uno con la reclinata, al massimo
gli fanno la domanda delle domande: “ma è comoda?”, con quell'espressione storta di chi non ci capisce molto ma tanto perché è tutto montato a rovescio che neanche Picasso con la dissenteria e una punta di alzheimer gli veniva così scombinato.
Anche
io, un tempo, non ne capivo una mazza. La meccanica, questa sconosciuta. Brugola, grugola, come si chiama quella dannata cosa a L?
Poi un giorno, quando ancora potevo mettermi, a ragione, il gel sui folti capelli ed ero giovane, mi misi nella zucca di provare a costruire qualcosa. Con quella stramaledetta di una saldatrice comprata in offerta in un mercato di provincia che nessuno se la voleva più portare a spasso visto il peso. E lei, sua Maestà la saldatrice, sempre lì, che mi osservava, con quella sua odiosa aria di sfida di chi ne sa più di te. La sfida la accettai ma vinse lei. Però imparai a mettere insieme due pezzi di ferro e mi si aprì un mondo. Il mondo dell’ autocostruzione, appassionante e infinitamente ricco.
La
mia prima costruzione fu un go- kart, fatto con i pezzi avanzati della
cancellata avanzata di casa mia e, come ruote, due pentole a
pressione ricoperte con battistrada tagliate da uno pneumatico
antineve che mio nonno teneva in cantina in caso di evenienza. Non
glielo dissi mai, bastò far sparire le prove. Davanti, due ruote da
carrello della spesa. Motore, un glorioso tre marce il Garelli Vip
50 (ma portato a 70, sempre sia adorata la Malossi).
Ma
la vera apoteosi, inaspettata e per questo più entusiasmante, furono i
mezzi reclinati. Il sedile non mancava ma il motore non c'era più.
"Il motore sono io". Che c'è di più bello e
soddisfacente? Nulla o quasi, ve lo dico io. Girare per strada con un
mezzo che hai costruito tu, che hai assemblato con le tue mani e
immaginato con la tua mente. La "tua bicicletta". Il tuo mezzo perfetto. Un sogno
fatto realtà.
Si costruisce quasi sempre con pezzi di recupero, per carità. Due, tre, quattro ruote. Mezzi belli e brutti, veloci e lenti ma sempre diversi, sempre speciali perché tutti son “la mia” bicicletta, il mio tre ruote, la mia "macchina".
Questo
blog è per coloro i quali non si accontentano di pedalare. Non si
accontentano di fare piccoli lavori di manutenzione su una
bicicletta. Questo blog è dedicato a quei temerari che la bicicletta
SE LA COSTRUISCONO. E, come se non bastasse, si costruiscono una
bicicletta “reclinata”, indiscutibilmente il modo più comodo ed
esclusivo per andare in giro pedalando. E sconosciuto.
Perché un blog? Nel tempo ho pubblicato documenti sparsi un po' ovunque. Interessanti, noiosi, non so. Qui, se vorrete, cercherò di dare alcuni spunti per chi si vorrà avvicinare all'auto costruzione, con i video che ho pubblicato in questi anni e con nuovi che arriveranno. L'obiettivo è proprio raccogliere qui testi e foto sparsi per la rete, in modo che, per chi lo vorrà, diventino più facilmente consultabili.
Non occorre essere dei fanatici o avere particolari abilità. Occorre fare un salto alla LIDL quando vedete comparire il volantino con le offerte di utensileria e avere un po’ di tempo libero. Un pizzico di pazienza e passione farà il resto. Chiedete e, per quel poco che so, vi darò volentieri una mano.
Che differenza c'è tra un bullone e un dado? No, scherzo, lo so già! In bocca al lupo per questa avventura, che questa miniera che stai allestendo possa riempirsi di pietre preziose e pietre miliari nella storia della bicicletta.
RispondiEliminaPerchè , adesso non metti più il gel? Grande Marco ! Prima o poi riuscirò a fare una salto nel tuo antro delle idee per un mini corso di saldatura . Il Lidl è già stato saccheggiato ma per ora non ho avuto il coraggio di far danni... :)
RispondiEliminabiciclette reclinate per tutti...... ottimo blog
RispondiEliminaEvvai Sofia!
RispondiEliminaSei la presentatrice, ma anche il braccio destro del tuo papà Marco.
Ottimo, proprio il blog che ci voleva per uno come me.
RispondiEliminaMi sono subito riconosciuto nella presentazione tranne per il fatto che la saldatrice non ce l'ho (ancora...).
Le premesse sono ottime per cui attendo con ansia i contenuti che tu e Sofia ci proporrete di volta in volta. :-)
Buon lavoro!
Ciao Marco, alcune settimane fa avevo postato un commento su youtube in cui mi rispondevi che costruivi reclinate per amici e da quel giorno ho seguito molti video.
RispondiEliminaAnche io possiedo le nozioni e attrezzatura da fabbro e la passione per la bici....in generale.
Ho realizzato e quasi terminato la mia prima, pesante reclinata e la soddisfazione a guidarla è stata grande.
Devo verniciarla e montare freni e cavi cambio, certo non è in carbonio ma come inizio ci siamo.
Mi piacerebbe mandarti alcune foto, come posso fare?
Pure io percorro in bici casa lavoro.
A presto. Mauro Quaglia
@ mauro quagla: manda pure tutto il materiale che vuoi che lo pubblichiamo sul blog, ci fa molto piacere:
RispondiEliminamarkciccio@alice.it
Grazie!